Acciaio Inox

Gli ACCIAI INOSSIDABILI sono leghe ferrose che riescono a unire le proprietà Acciaio 2meccaniche, tipiche degli acciai, alle caratteristiche intrinseche dei materiali nobili quali, tipicamente, le notevoli doti di resistenza ai fenomeni corrosivi. Sono costituite essenzialmente da ferro, carbonio e cromo, quest’ultimo elemento con tenori non inferiori, mediamente, al 10,5% e con aggiunta, a seconda dei casi, di altri elementi come ad esempio il nichel, il manganese, il mobildeno ecc….
L’elemento fondamentale è il cromo, maggiore sarà il suo contenuto in lega e maggiore sarà la resistenza alla corrosione.
La norma EN 10088 definisce acciai inossidabili quelle leghe ferrose che contengono cromo in ragione di almeno il 10,5%.
Oltre alle caratteristiche di resistenza alla corrosione, c’è una vasta gamma di resistenze meccaniche che dà la possibilità di scegliere tra diversi tipi di prestazioni, sia a temperatura ambiente che a temperature elevate.
Il problema che spesso ci si pone è proprio quello di riuscire a scegliere il giusto materiale in funzione degli impieghi, ne esistono di molti tipi con caratteristiche diverse per le più svariate applicazioni, infatti alcuni tipi di acciaio inossidabile offrono un migliore rendimento nelle applicazioni in ambienti marini e corrosivi, altri sono più adatti alle alte temperature.
E’ fondamentale considerare che non esiste “l’acciaio inossidabile”, ma ne esistono molte versioni a seconda della condizione in cui si trova, è possibile scegliere la lega appropriata ed è opportuno seguire determinati accorgimenti nella lavorazione, nella saldatura e nella installazione, per garantire la tenuta ottimale nel tempo.
L’acciaio inossidabile non è solo resistente alla ruggine e alle macchie, ma è un materiale forte, igienico e totalmente riciclabile.
Gli acciai inossidabili si possono dividere in 3 grandi famiglie: AUSTENITICI, FERRITICI, MARTENSITICI.

ACCIAI INOSSIDABILI AUSTENITICI:

sono leghe al Cromo-Nichel, con un contenuto di cromo in ragione del 16÷28% e nichel in ragione del 6÷32%, con tenori di carbonio molto bassi, al di sotto dello 0,15%. Vanno menzionati accanto a questi anche quelli in cui parte del nichel è sostituita dal manganese, altro elemento austenitizzante.
Sono gli acciai inossidabili più conosciuti e diffusi.
Ne esistono svariati per vari tipi di impiego. Anche questi acciai non prendono tempra, ottima è l’attitudine alle lavorazioni di deformazione plastica a freddo, come ad esempio l’imbutitura e la saldabilità, conseguentemente hanno proprietà meccaniche non elevate.
Hanno un’elevata resistività elettrica e una conducibilità termica inferiore rispetto ai ferritici.
Sono amagnetici allo stato ricotto anche se in conseguenza di deformazioni plastiche a freddo o di altre lavorazioni si può riscontrare un incremento della permeabilità magnetica.
Elevatissima è la capacità di allungamento prima di giungere a rottura, possiedono buone caratteristiche di resistenza a fatica e mantengono valori elevati di tenacità anche a temperature molto basse.

ACCIAI FERRITICI:

sono leghe al solo cromo con un contenuto variabile tra 10,5% ÷ 28%. Il cromo è l’ elemento fondamentale che ne garantisce la resistenza alla corrosione. Contengono tenori di carbonio molto bassi, solitamente al di sotto dello 0,1%, mentre è, nella maggior parte, assente il nichel.Diversi tipi di ferritici contengono elementi stabilizzanti quali titanio e niobio, al fine di prevenire fenomeni di corrosione intergranulare. In realtà la stabilizzazione dei ferritici conferisce anche una minore suscettibilità all’ingrossamento del grano durante la saldatura e contemporaneamente migliora la formabilità a freddo (AISI 409 1.4512; AISI 439 1.4510; AISI 441 1.4509). La presenza di mobildeno incrementa invece la resistenza alla corrosione (AISI 434 1.4113; AISI 436 1.4513; AISI 444 1.4521). Gli acciai ferritici sono ferromagnetici, ovvero sono attirati dalla calamita, per tale motivo sono immediatamente riconoscibili dagli austenitici. Hanno una maggiore conduttività termica rispetto agli acciai austenitici, mentre il coefficiente di dilatazione termica è nettamente inferiore, con valori più vicini a quelli degli acciai al carbonio più comuni. Le caratteristiche meccaniche dei ferritici sono meno performanti rispetto agli austenitici in termini di allungamento percentuale. Il carico di snervamento è in generale un po’ superiore mentre sono penalizzati nei carichi di rottura. Presentano una buona saldabilità, specie nel caso di saldature a resistenza (puntatura e rullatura).

ACCIAI MARTENSITICI:

sono leghe al solo cromo (dall’11 al 18% circa), contenenti piccole quantità di altri elementi, come ad esempio il nichel, contenuto in quantità non mai superiori al 2,5% e con un tenore di carbonio compreso tra 0,1÷0,5% con punte anche di 1%. Sono gli unici inox che possono prendere tempra e, pertanto, aumentare le loro caratteristiche meccaniche (carico di rottura, carico di snervamento, durezza) mediante trattamento termico. Buona è la loro attitudine alle lavorazioni per deformazione plastica, specie a caldo e nelle versioni risolforate danno anche discrete garanzie di truciolabilità.

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